venerdì 23 dicembre 2016

10 insidie fashion natalizie (e relativi rimedi)



Che vogliate negarlo o ignorarlo, nelle prossime due settimane circa passerete tantissimo tempo a mangiare, in case diverse, in compagnia di persone diverse che pur spacciandosi per amici e familiari spesso voi non vorrete vedere. In situazioni d'emergenza come le feste natalizie bisogna ricevere tutto il supporto possibile, ecco i miei due cents.


10 insidie fashion natalizie (e relativi rimedi) :


1 - Vestirsi come la zia, o genericamente vestirsi uguali a un altro invitato

Cosa avranno poi tutti contro queste "zie"...Un po' come quando si dice "vestirsi da nonna" o, ancora peggio in quanto a delicatezza, "vestirsi da vecchia". Ci saranno pure zie/nonne/vecchie vestite bene! Certo che ci sono, ma noi non parleremo di loro. Parleremo di quelle zie (e nonne e vecchiette) che hanno fatto nascere il luogo comune, quelle vestite sbiadite, tristi, trasandate. Quelle che non abbinano nulla o abbinano troppo, quelle pazzoidi fuori controllo psichedeliche e quelle mansuete e remissive che giurano sulle calze color carne. Quelle che comunque amiamo e rispettiamo, ma alle quali non vogliamo somigliare. Per evitare il pericolo in agguato di vestirvi come loro, state alla larga da tutti gli eccessi, sia nel senso della stravaganza che nel senso della morigeratezza. Se tendete ad aggiungere troppe cose, togliete, se invece siete troppo spoglie, aggiungete qualche "addobbo". Per essere sicure di non trovarvi faccia a faccia con il vostro sosia (che sia un parente o meno) se siete in confidenza potete chiamarlo e sondare con fare circospetto il terreno su cosa ha intenzione di mettere per la serata. Se invece non siete in confidenza potete fingervi un lavoratore sottopagato di un call-center e chiamare per un generico sondaggio di opinione che verterà su domande del tipo: "Cosa ha intenzione di indossare la sera della Vigilia? E per il pranzo di Natale? No, guardi, Capodanno non mi interessa, che ho altri program...Che di quello si occupa un'altra mia collega". Se invece siete di quelle che fanno tutto all'ultimo minuto e vivono sul filo del rasoio e amano l'avventura, potete organizzare la cena/il pranzo delle feste da voi, servirvi di un marito/fidanzato/familiare/amico/figurante pagato profumatamente per aprire la porta e far accomodare gli invitati, e intanto voi dal piano superiore potete sbirciare il look di tutti i vostri commensali e andarvi a vestire veloci come saette e soddisfatte della vostra ineccepibile unicità.


Brenda e Kelly sempre grandi amiche (la foto è sgranata perché è degli anni '90 😄)

 

Samantha Jones prende tutto con ottimismo, anche l'essere vestita uguale a Miley Cyrus




2 - Vestirsi slutty

So che la tentazione è tanta, sarete stordite dall'ebbrezza delle feste, con le luci, lo spumante, il tempo libero, i ricordi che riaffiorano, l'alcool per farli affogare, il tipo che vi piace che magari casualmente è tra gli invitati (e non perché avete pressato amici/familiari/estranei assoldati e profumatamente pagati per averlo lì). E, per carità, lungi da me dirvi che non potete vestirvi slutty se siete maggiorenni e consapevoli di ciò che fate. Mi sento però in dovere di ricordarvi che potreste avere a che fare in queste feste con diversi parenti bigotti e deboli di cuore (o maniaci come lo zio di Bridget Jones). A voi la scelta, da me appoggiata, di fregarvene delle conseguenze che il vostro outfit potrebbe suscitare tra queste persone, ma se siete timide di natura che cercano di allargare gli orizzonti e accorciare l'orlo delle gonne, magari il momento migliore per sperimentare non è la cena della Vigilia coi parenti spaccaballe. Idem se non avete assolutamente voglia di ricevere e gestire occhiatacce, bisbiglìi, infarti, colpi apoplettici, risatine, reazioni inconsulte di gente sopra i 60 o sotto i 20. So che il principio dev'essere: "vestirsi come ci pare e fregarsene degli altri", lo credo davvero, ma a volte uno deve mettere in conto che ci saranno delle reazioni, e se non si sente psicologicamente pronto per affrontarle, agire di conseguenza e limitare i danni (disse la ragazza che passò l'intero pranzo di Santo Stefano a tirarsi giù il tubino anni '60 coi dettagli in pelle abbinato agli stivali alti al ginocchio).



 

Mean Girls




3 - Morire di freddo

Uno dei rischi impliciti, tra l'altro, nel "vestirsi slutty" del punto due. Anche qui l'ebbrezza natalizia e l'ebbrezza alcolica vi faranno credere di essere più forti di quello che siete. Non lo fate. Non pensate di poter uscire a dicembre senza collant, o di dimenticare la cuffia di lana perché vi rovina l'acconciatura, o di indugiare in scollature e tessuti in polyestere che non vi basterebbero nemmeno a ferragosto. Prima di uscire prendete il cappotto, non il pareo. E nemmeno la giacca di pelle, che è notoriamente per le mezze stagioni, a meno che non sia imbottita di montone (e allora è approvata).
Sciarpe, guanti, cappelli sono d'obbligo, sceglierli carini sarà una vostra responsabilità, un dovere e una sfida genere Santo Graal. Ma non rinunciate, non cedete, e soprattutto, non vi ammalate!


 









4 - Morire di caldo

Ricordate che spesso le cene e i pranzi natalizi si tengono in case agevolmente riscaldate (a meno che non siate da mia madre, che in nome della difesa ambientale e delle vampate di calore sono circa quindici anni che ci fa vivere senza termosifoni nonostante sia dicembre, o gennaio, o febbraio). In situazioni di generica sanità mentale, comunque, le persone a dicembre accendono i termo a una temperatura ragionevolmente confortevole. Perciò se sapete che passerete la maggior parte del tempo tra domestiche mura riscaldate, non optate per il maglione di pura pecora fatto a maglia da vostra madre (soprattutto evitate quelli che fa a maglia mia madre, che sono l'equivalente nella maglieria dei vecchi assorbenti Lines spessi come materassi che ci fanno sempre pensare: "Ma come facevano le donne prima?"). Lasciate nell' armadio anche le mutande di lana, gli scaldamuscoli, le lenti a contatto in pile. E non pensate neanche per un momento di presentarvi con gli Ugg, che sono inutili e orrendi oggi tanto quanto lo erano nel 2004.


La classe non è UGG
 
 
Infagottarsi fino a dissimulare la vostra identità è eccessivo, e comunque i parenti vi riconosceranno come Argo con Ulisse, non si scampa ai parenti




5 - Morire di imbarazzo

Sapete di cosa sto parlando. Avete visto Il diario di Bridget Jones, vero? Sapete tutto dei maglioni con le renne, giusto? Ebbene, a Natale si torna un po' bambini (almeno quelli di noi che lo sono mai stati, a volte incontro gente che secondo me è nata in giacca, cravatta e ventiquattr'ore) ed è facile indugiare in vecchi vezzi e infantili piaceri. Il latte coi biscotti (che sarebbe poi la mia risposta alla domanda: "Cosa mangeresti se dovessi mangiare la stessa cosa per il resto della tua vita?), i marshmallow abbrustoliti sul fuoco scoppiettante del camino (se siete di cultura angloamericana, o se siete dei poser, perché dai, chi mai si è sbruciacchiato i marshmallow quand'era piccolo qui in Italia?); poi ci viene voglia di guardare i vecchi film e i cartoni Disney che ci facevano sognare e di cui ancora sappiamo le canzoni a memoria, di giocare ad antichi giochi da tavolo che ancora aspettano che finiamo la partita iniziata ventisei anni prima. Siamo quasi tentati di scrivere una letterina a Babbo Natale, anche se tra un paio d'anni facciamo trent'anni, e anzi, soprattutto per quello abbiamo bisogno di qualcosa in questo mondo desolante che sia ancora magico (e gratis). In questo clima di beata indulgenza e beato stordimento infantile sarà un attimo indossare un outfit head to toe cozy e imbarazzante. Della serie "coperta con le mani", per intenderci. Penserete che il maglioncino peloso con le renne che fanno l'albero di Natale non sta male con i leggings di peluche che al posto delle tasche hanno omini di zenzero e sulla patta un pupazzo di neve parlante (per farlo parlare basterà tirare giù la cerniera, a forma di carota). Per quanto, anche qui, io non abbia niente di personale contro chi decide di vestirsi come un muppet o una bambina di cinque anni sotto anfetamine, ricordatevi che sarete in pubblico, un pubblico esigente e scassaballe come quello dei parenti, degli amici dei parenti, dei conoscenti degli amici dei parenti. E poi c'è anche quello che vi piace, ricordate, quello che avete attratto lì con i riti vodoo, le telefonate a pioggia a parenti di cui non sapevate neppure il nome, e i viaggi della speranza a Lourdes. Se volete presentarvi comunque in pigiama, piagnucolando: "Ma il mio pigiama ha gli orsetti che vanno sulla slitta e sorseggiano eggnog!", avrete la mia stima, ma non la mia emulazione. Come dire: ognuno per la sua strada. (Disse quella che ha passato metà dei Natali passati con i vestiti di casa slargoni del fratello, i maglioni rossi e bianchi fatti in casa dalla madre, e a volte, desolatamente, il pigiama).


Marc Darcy avrà pure il maglione con la renna, ma Bridget non è messa meglio
 
 
 

Ti presento i miei, ovvero quando devi rispondere a domande invadenti e scortesi sulla tua vita, il tuo lavoro, e devi farlo in pigiama 




6 - Avere l'outfit distrutto a metà cenone

Questi rendez-vous natalizi sono pieni di pericolosi invitati al di sotto dei dieci anni che scorrazzano impazziti per casa, esaltati dalle lucine colorate dell'albero, dall'eccitante attesa di Babbo Natale, da quella gioia cieca che abita il cuore dei bimbetti a Natale. Queste creature sono temibili, e voi lo sapete bene. Non fatevi intortare dai loro faccini imberbi e dalle vocette stridule, che loro useranno contro di voi per avere ciò che vogliono, ricordatevelo sempre. Se potete, fate di tutto per non sedervi accanto a loro, sono ancora poco civilizzati riguardo allo stare a tavola e potrebbero rovesciarvi addosso qualunque cosa (liquidi, solidi, gassosi), danneggiando forse irreparabilmente il vostro vestito; e poi non potrete neppure arrabbiarvi, perché, si sa, "sono bambini, non l'hanno fatto apposta". (Ci sono anche i delinquenti che lo faranno apposta, tra l'altro). Ora, tenuti a debita distanza i bambini, bisogna dire che non sarete comunque al sicuro, perché gli incidenti capitano. E anche i migliori e quelli idonei al voto possono rischiare di urtare il calice del vino e macchiarvi il vestito, inciampare sul nulla e rovesciarvi l'aperitivo addosso, impazzire e cominciare una battaglia di cibo che vi bersaglierà indebitamente. Soluzione? Vestitevi interamente di latex e vernice, che respingono i liquidi (ocio però al punto due). Oppure chiedete alla padrona di casa un grembiule in prestito per proteggervi. Probabilmente però sarà un grembiule orrendo, dunque portatevi un grembiule figo da casa, e non toglietevelo fino a quando tutti i generi alimentari e gli umani sotto i 12 anni non siano stati allontanati. Ricordatevi poi di non offrirvi mai di aiutare in cucina: oltre a mettere in discussione le perfette abilità della padrona di casa, mettereste seriamente a rischio il vostro outfit. Tenetevi egualmente alla larga da comunelle di uomini che vogliono accendere i fuochi d'artificio fai da te e, possibilmente, ma sarà dura, da gente ubriaca.


La neve nel cuore






7 - Essere negligenti sulla biancheria intima

Sappiamo quanto indossare qualcosa di bello e con cui ci sentiamo a nostro agio ci faccia star bene anche se non si tratta di qualcosa di visibile a tutti. E se ancora non lo sapete, provate, oppure aspettate qualche anno e questa verità sarà dimostrata scientificamente, con prove, trials and errors, gruppi di controllo e tutto il resto. Ne accennavo anche qui (non dovete leggere tutto che poi vi addormentate, scorrete giù fino a quando c'è Rory che non trova la sua biancheria). Per le feste i negozi di intimo si riempiono di completini adorabili, accattivanti, eleganti, troieggianti...Candidi come fiocchi di neve o rossi come le labbra sporche di rossetto del ragazzo che avete appena baciato sotto il vischio. Insomma, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Ma voi non lasciatevi imbarazzare, scegliete! Sceglietene uno imbottito o senza ferretto, con lo slip a vita alta o a vita bassa, una culotte o un perizoma (no vi prego, il perizoma no, è urendo), di pizzo o di seta. Curate l'abbigliamento intimo e vi sentirete subito meglio, sia che la vigilia prenda una piega inaspettata e libertina, sia che restiate otto ore inchiodate al tavolo coi parenti e col vostro piccolo segreto su cosa indossate lì sotto.


Sto scherzando!
 
 


 


 





Qui naturalmente sono seria 






8 - Sbagliare scarpe

Come non bisogna sottovalutare il potere della mutanda giusta (e del reggiseno abbinato), così non bisogna ignorare il potere delle scarpe. Questo è un noto faux pas per quanto mi riguarda, perché se fosse per me vorrei avere un solo paio di scarpe che andasse bene con tutto. Non ho mai amato fare shopping di scarpe (andate a prendere le acquasantiere per far uscire il demonio da me, me lo merito); le cose sono migliorate da quando vanno di moda le scarpe maschili: stringate basse, derby o Oxford, mocassini, slip on, stivaletti e stivali senza tacco. Sì insomma, ho problemi con le scarpe da donna. Invecch...Crescendo mi rendo conto però che le scarpe fanno l'outfit tanto quanto il resto, non sono solo "quelle cose con la suola che ci mettiamo per non prenderci la tbc". Sceglietele dunque con cura, quali che siano i vostri gusti. Occhio al tacco se non ci sapete camminare (anche qui, non è il caso di esercitarsi in un luogo pubblico e affollato di parenti), non indossate scarpe nuove per la prima volta (dovete camminarci qualche volta per risultare naturali nell'incedere), soprattutto se si tratta di tacchi estremi o modelli particolari.


                           Le Armadillo Shoes di Alexander McQueen                         
 



Quest'anno in particolare potete sbizzarrirvi con scarpe lucide di vernice senza sentirvi troppo Dorothy del Mago di Oz .







9 - Sbagliare trucco e/o pettinatura

Siete arrivate quasi alla fine, avete il vostro vestito o abbinamento preferito addosso, scivolare in chiusura sarebbe davvero un peccato. Una regola secondo me sempre valida è ragionare in maniera complessiva e non specifica, guardare l'insieme e non il dettaglio. Un trucco potrebbe essere di per sé ben fatto e bello da vedere, ma potrebbe stonare con l'outfit che avete deciso di indossare. Bisogna calibrare un po' le cose, pensare appunto mettendo in relazione ogni parte con l'altra, per arrivare a un "tutto" che sia equilibrato e sensato. Semplificando avete due scelte: assecondare il look che avete scelto, oppure "sdrammatizzarlo" inserendo un elemento di contrasto. Esempio: avete deciso di vestirvi da bamboline natalizie, con vestitino in velluto (grande trend), fiocchetti ovunque, mary jane ai piedi? Potete accordare trucco e pettinatura e farvi dei boccoli con due ciocche fermate da un fiocco sulla testa, ciglia finte e tanto mascara sugli occhi, labbra rosate, fard rosato steso a pomelli. Oppure potete decidere di smorzare un po' il look (il rischio del total look è avvicinarsi al travestitismo) e decidere di piastrarvi i capelli (niente treccine e codini), e fare uno smokey scuro non troppo pesante, un trucco leggero sul viso, niente faccia di cera o occhi da bambola. Ad ogni modo, tenete sempre a mente le vostre caratteristiche fisiche e cosa vi sta davvero bene, un criterio importante nella moda e ancora di più secondo me per trucco&parrucco. Più sono personalizzati più vi sentirete "voi stesse" e a vostro agio. Fate delle prove prima della cena o della festa in questione, e se non vi vedete bene provate qualcos'altro. Oggi grazie al dio Internet è più facile sapere come truccarsi e pettinarsi, poiché ci sono tutorial per tutti/e. Ma lei, perlomeno in Italia, è stata la prima...





10 - Essere perfette (ma prive di ogni spirito natalizio, o anche solo spirito)

Avete pensato a tutto, calcolato e ponderato ogni scelta, letto guide inutili o preziose su blog e riviste, siete riuscite ad ottenere un risultato che fa gongolare di gioia le voi stesse tredicenni che pensavano che non sareste mai riuscite ad essere così perfette. Ad ogni specchio o superficie riflettente (anche lo sportello del forno, ehi ma cosa ci fate in cucina, vi ho detto di starci alla larga!) vi rimirate soddisfatte con un ghigno di puro trionfo. Siete impeccabili.

Ehi, ma perché non mangiate? Non prendete nemmeno i cappelletti in brodo che ha fatto vostra nonna? Avete paura che il rossetto non regga? E perché adesso non rispondete a vostro nipote di otto anni che vi chiede di giocare con lui a Indovina chi? Ok, è vero, vi ho detto di tenervi lontane dai bambini, ma era solo se ci fossero state in giro pietanze pericolose...Adesso potete anche...Ehi, aspettate, avete appena fermato il ragazzo che vi piace e che vi stava baciando con passione, perché non volete che vi sciupi i capelli??!! No ragazze, non ci siamo, qui c'è bisogno che vi ricordi della regola aurea, la regola numero 10. La perfezione è l'inizio dell'autodistruzione (Abed, Community). Se "essere perfette" significa andare in paranoia su tutto, concentrarvi solo su voi stesse, dimenticarvi che siete lì per festeggiare e celebrare qualcosa al di là del vostro trucco e del vostro outfit (cose di cui pure essere contente, perché vi ci siete impegnate : ) ) allora tutte queste regole e le altre mille che leggerete ovunque non saranno servite a niente. Non risparmiate i sorrisi sinceri, le risate sguaiate, o le lacrime, per paura delle rughe o del mascara che cola. Non reprimete i vostri istinti, anche se sono sciocchi e vi dicono di inginocchiarvi per terra a giocare con i nipotini che hanno appena imparato a camminare. Non rinunciate a una fetta di pandoro, per paura degli zuccheri (che un po' comunque dovrebbero far paura!) o dello zucchero a velo che sporcherà il vostro vestitino di velluto.
Non rinunciate all'amore dei vostri cari, anche se è imperfetto.







Buon Natale Sorelle e Sorellastre!




Silvia

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