“Oggi metterete alla prova il vostro genio culinario con una ricetta innovativa fresca di stampa”, esordì lo chef Rodrigo sventolando a favor di telecamera il suo manuale di ricette.
“Cotoletta vegetale di radicchio
trevigiano con panatura di taralli e noci, servita su fonduta di
taleggio e accompagnata da albicocche sciroppate in pezzi”.
“Du' foglie de insalata e del
formaggio co' la frutta!”, si lasciò scappare il cameraman, subito
redarguito dallo sguardo aspro dell'assistente alla regia.
“Il fascino di questa ricetta
che vi propongo si cela nella fusione equilibrata dei sapori:
l'amaro, il salato, il dolce e l'acidulo, in un accordo inaspettato
che susciterà anche nel più scettico dei vostri ospiti la più
bieca ammirazione”. Seguirono risatine compiaciute dello chef
Rodrigo e di pochi ospiti nel pubblico, tra i quali la signora Alma,
giunta faticosamente negli studi di registrazione in centro dalla
periferia della città, per incontrare dal vivo il suo
stellato idolo.
“Fondamentale è il ruolo del
radicchio: rosso, lungo, di Treviso. Non si ammettono eccezioni. Come
dico sempre: Ci vuole intransigenza, per puntare all'eccellenza!”.
La signora Alma annuì freneticamente,
stringendo al petto la sua calibro trentotto.
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